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Studiare o imparare?

  • Immagine del redattore: progettounika
    progettounika
  • 17 giu
  • Tempo di lettura: 3 min

Studiare spesso evoca immagini di libri aperti, appunti fitti e sessioni notturne passate a ripassare nozioni in vista di una verifica. Imparare, invece, fa parte di una prospettiva più ampia: non limitarsi a ricordare dati, ma trasformare le informazioni in vera conoscenza, applicabile in contesti diversi. Scoprire la distinzione fra questi due concetti può rivoluzionare il nostro approccio al sapere e renderci non soltanto studenti più efficaci, ma persone capaci di apprendere nella vita e nel lavoro.




Studiare: l’atto meccanico della ripetizione


Quando studiamo, spesso ci concentriamo sulla memorizzazione a breve termine. Rileggiamo pagine, sottolineiamo frasi, proviamo a fissare formule o date. Questo metodo, seppure utile per superare verifiche immediate, ha limiti evidenti:


  • la curva dell’oblio ci porta a dimenticare gran parte di ciò che abbiamo ripassato dopo pochi giorni


  • ripetere passivamente non stimola connessioni mentali profonde


  • si tende a isolare ogni argomento, perdendo la visione d’insieme


Il risultato? Sapremo rispondere alle domande previste, ma faticheremo a utilizzare davvero quei concetti in situazioni nuove o complesse.




Imparare: creare significato attraverso l’esperienza


Imparare significa fare proprio un contenuto, facendolo diventare parte del nostro bagaglio cognitivo e delle nostre abitudini mentali. In questo processo:


  • si comprende il “perché” dietro le informazioni


  • si sperimentano e si applicano i concetti in contesti reali


  • si riflette sugli errori e sui successi per consolidare la conoscenza


Con questo approccio, la conoscenza non si dissolve con il tempo, ma evolve. Ogni nuovo evento o problema si collega alle idee già acquisite, facendo crescere la nostra capacità di ragionare e trovare soluzioni.




Errori comuni nello studio passivo


Vediamo quali sono gli errori più diffusi che limitano l'efficacia nello studio:


1) Rilettura continua: fornisce una falsa sensazione di familiarità


2) Evidenziazione indiscriminata: segnalare l’intero paragrafo equivale a non segnalare nulla


3) Maratone di studio: sedute troppo lunghe senza pause riducono la concentrazione e l’efficacia


Riconoscere queste cattive abitudini è il primo passo per imparare a studiare più consapevolmente.




Strategie per passare dallo studio all’apprendimento


Vediamo ora alcune delle più comuni tecniche per passare dallo studio passivo all'apprendimento vero e proprio:


1) Elaborazione attiva: trasformare i concetti in parole proprie, scrivere sintesi, disegnare diagrammi mentali; tutte attività che obbligano il cervello a rielaborare le informazioni e a stabilire legami tra esse


2) Ripetizione dilazionata: ripassare a intervalli di tempo stabiliti anziché tutto in un’unica sessione; in questo modo si sfrutta la curva dell’oblio a nostro vantaggio, rafforzando la memoria a lungo termine


3) Richiamo attivo: chiudere il libro e provare a ricordare ciò che si è studiato senza appunti; questo esercizio di recupero rinforza le vie neuronali e aumenta la capacità di richiamare l’informazione al bisogno


4) Insegnare ad altri: spiegare un concetto a qualcuno rivela le proprie eventuali lacune e costringe a una padronanza più profonda della materia




Trasformare lo studio in apprendimento


Qual è la formula segreta per passare dallo studio all'apprendimento?


La chiave sta nell’alternare momenti di esposizione a contenuti nuovi con fasi di applicazione e autovalutazione. Dopo aver letto un capitolo:


  • chiudi gli appunti e chiediti: “Come spiegherei questo concetto a un amico?”


  • crea esercizi pratici e mettiti alla prova


  • osserva i tuoi risultati e confrontali con quanto avevi letto


Questo ciclo sperimentale trasforma nozioni astratte in competenze solide.




Inizia oggi stesso!


La linea che separa lo studiare dall’imparare sta tutta nella qualità dell’approccio. Passare da un metodo passivo a uno attivo significa trasformare l’accumulazione di dati in un percorso di crescita personale, dove ogni dettaglio contribuisce alla nostra capacità di ragionare e trovare soluzioni.


Prova già oggi a mettere in pratica almeno una delle tecniche descritte: registra le tue risposte a domande aperte, insegna un concetto a un amico, sperimenta la ripetizione dilazionata e il richiamo attivo. Noterai come, oltre ai voti, migliorerà la tua fiducia nelle tue capacità e la passione per il sapere.

 
 
 

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